Non puoi essere felice in un luogo se non lo conosci

Masuccio Salernitano che ispirò Romeo e Giulietta
Masuccio Salernitano, a Salerno a molti questo nome fa venire in mente solo un vicolo del centro storico. Molti ignorano che questo personaggiio fu il più celebre novellire della città, e che una sua opera ispirò un capolavoro eterno e mondiale.
Masuccio Salernitano, soprannome di Tommaso Guardati, fu una delle personalità della cultura salernitana più eminenti del XV secolo.
Nato probabilmente a Salerno nel 1410, da una famiglia originaria di Sorrento, Masuccio si dedicò prima agli studi ecclesiastici, e poi divenne funzionario pubblico.
La sua casa doveva trovarsi in via Tasso, e secondo lo storico salernitano Matteo Fiore sarebbe sepolto a Salerno nell’antica Chiesa di Santa Maria de Alimundo, in una nicchia al centro del pavimento e priva di iscrizioni.
Salerno nel XV secolo
Nel corso del XV secolo, a Salerno come in tutto il sud, imperversava la lotta tra le casate degli Angioini e degli Aragonesi. La città “ballava” tra gli uni e gli altri, e anche l’aristocrazia locale era divisa.
Fu in questo contesto che si mosse Masuccio Salernitano.
Masuccio Salernitano e il suo novellino
L’opera più importante di Masuccio Salernitano fu il suo Novellino. Una raccolta di cinquanta racconti satirici, per lo più ispirati a storie erotiche e anticlericali, con spesso protagonisti degli ecclesiastici. Fu pubblicato dopo la sua morte, nel 1476 e fu messo subito all’indice come libro proibito.
Ispirò Shakespeare
Una delle novelle di Masuccio Salernitano, la storia di Mariotto e Ganozza, ispirò indirettamente la famosa opera del drammaturgo inglese Romeo e Giulietta.
I precursori di Romeo e Giulietta
Mariotto e Ganozza, nobili amanti della città di Siena, decidono di sposarsi ma la storia degenera poiché egli diviene omicida dopo aver ucciso un uomo ed si ritrova costretto a fuggire dalla città Toscana. Ganozza allora dopo aver inscenato la sua morte, si traveste da prete. Mariotto, intanto, è tornato in città e scopre della – finta – morte dell’amata. Il finale, purtroppo, è lo stesso sia per Romeo e Giulietta sia per Mariotto e Ganozza: entrambi i giovani muoiono per l’amore per l’altro.
Per saperne di più, vi segnaliamo alcuni link
Il novellino che arrivò a Londra