Non puoi essere felice in un luogo se non lo conosci

Santa Maria de Lama nel cuore della Salerno medievale
Santa Maria de Lama, gioiello longobardo, punto imprescindibile della Salerno da vedere. è uno di quei luoghi che a Salerno dovrebbe essere una tappa obbligata per i turisti e i salernitani dovrebbero conoscere benissimo. Purtroppo la piccola chiesa longobarda non è sempre aperta; per fortuna, grazie ai volontari del Touring Club, è possibile visitarla il sabato e la domenica.
Il viaggio a ritroso nel tempo comincia nella cripta, che poi era la chiesa vera e propria prima che su di essa vi fosse costruita quella attuale. Nella cripta sono presenti gli unici esempi di pittura longobarda presente in città.
Il nome “de lama” è probabilmente dovuto al fatto che nel sottosuolo vi scorra un torrente denominato proprio Lama. O anche perché i corsi d’acqua erano chiamati “lame”.
Gli affreschi di Santa Maria de Lama
Cosa vedere a Salerno, partiamo subito dalla parte più emozionante di questa visita, gli affreschi della cripta. Le opere si dividono in due periodi, quelli di fattura longobarda risalenti al X secolo, e quelli che vanno dal XIII al XV secolo, quando era già diventata una cripta.
Le origini
La costruzione di Santa Maria de Lama dovrebbe risalire a circa metà dell’anno Mille, in piena fase longobarda. Pare fosse frequentata soprattutto dagli amalfitani presenti in città, il cui quartiere è poco distante.
Ma prima della chiesa, il luogo, che si trova poco distante da via Tasso, l’antico decumano maggiore della città romana, probabilmente ospitava delle terme romane.
Forse a causa di un evento sismico, nel XIII secolo la chiesta fu restaurata, e fu costruita la basilica superiore, trasformando in cripta il vecchio luogo sacro.
